Esempio di narrazione nata sull'ascolto di "The hours" che ho intitolato:

 Dal buio alla luce

Dal buio alla luce 

Vivo in un mondo uniforme 

fatto di colori scuri 

ripetitivo, spento, senza senso 

e sento un dolore profondo. 

Ci sto quasi bene in questo dolore 

mi fa sentire che esisto. 

Ad un tratto vedo un raggio di sole 

che filtra dalle nuvole scure. 

Sento qualcosa di nuovo dentro di me 

una voce dimenticata si sveglia 

è la voce della leggerezza 

è una nuova energia. 

Mi lascio affascinare per un pò 

vorrei uscire dal mio grigiore ma ho paura 

di lasciare il mondo che conosco 

che la luce del sole mi faccia male agli occhi. 

E mi richiudo su me stessa 

ma continuo a pensare a quel raggio di sole 

non riesco più a restare sempre 

tra i colori scuri. 

Quel raggio di sole mi ha scaldato 

mi ha ricordato che esistono tanti colori 

che mi invitano ad andare verso di loro 

sono così belli che non posso avere paura. 

Il dolore, che era quasi un rifugio, 

si trasforma in un peso 

che vuole tirarmi giù 

ma ora, io, non lo voglio più. 

Non voglio più una casa buia 

mi decido, esco alla luce 

mi tuffo nel mare, 

sento l'acqua attorno a me. 

E scendo giù 

a scoprire meraviglie sommerse 

poi, a grandi bracciate 

torno su verso la superficie. 

Esco dall'acqua 

e mi tuffo nell'azzurro del cielo 

volteggio in libertà 

Ho il sole, il mare e il cielo dentro di me. 

E ora so che se dovrò 

di nuovo incontrare colori scuri 

potrò scendere 

senza perdermi nelle profondità 

in cui vivono le ombre, 

senza paura del buio 

che con le sue mani 

emerge con forza dalla terra. 

Queste mani non possono più afferrarmi 

perchè dentro di me 

i colori si sono fatti strada 

e si sono uniti alle ombre. 

Il buio non sarà più così buio 

e la luce non farà più male agli occhi. 

Mi abbraccio forte, 

questa unione è la mia forza. 

Elena Cipani