Esempio di narrazione nata sull'ascolto di "L'ultimo valzer" che ho intitolato:

Volteggiando nell'aria

Volteggiando nell’aria 

Incuriosita, 
inizio ad ascoltare questa musica   e subito 
mi viene voglia 
di ballare con la fantasia.

Mi lascio cullare 
dalle note ordinate 
come su di un’altalena, 

voglio andare 
un po’ più veloce, 
seguire la musica 
e scoprire dove mi porterà.

Mi porta a spiccare 
piccoli salti                            come piccole 
prove di equilibrio.

Scopro che posso
volteggiare nell’aria, e via…  Sempre più veloce, 

e giro, giro su me stessa,    mentre saltello e volteggio guardando su. 

Ho paura di cadere...            non importa, 

è così bello 
lasciarsi andare, 
e se riesco 
a dominare la paura            so che non cadrò.                La musica mi dà energia:   posso volare in alto 

sulle note dei violini.            La musica mi dà liberta: 

libertà dell’ironia 
sulle note dei tromboni, 

che mi porta a non prendermi troppo sul serio. 

La musica è 
anticipazione divertente 
della malinconia, 

perché questo 
è l’ultimo valzer: 

L’ultimo della serata, 

serata che si chiude 

e porta con sé le aspettative 
non realizzate,

O l’ultimo della vita, 

vita con tutte le sue note 
più alte e più basse 

sulle quali 
sto ancora ballando. 

Forse la musica sta per finire…

invece a sorpresa riprende, 

Sono stanca, non importa   salto e giro,                            salto e giro nell’aria, 

tutto il resto non conta più 

finchè i violini e i tromboni annunciano, 

con velata tristezza, 

che il divertimento,
per ora finisce qui.

Elena Cipani