Training Autogeno

Cos'è il training autogeno?

Il training autogenoè una "tecnica di rilassamento profondo elaborata dal neurologo tedesco Johannes H. Schultz, il quale lo definì “un metodo di autodistensione da concentrazione psichica passiva”.
Attraverso una serie di esercizi sviluppati da Schultz è possibile promuovere un riequilibrio del sistema nervoso vegetativo, una riduzione dello stress, una diminuzione dei disturbi psicosomatici, una riduzione della tensione muscolare ed un miglioramento in alcuni aspetti della sfera emotiva.

Il nome della tecnica – training autogeno – è composto da due parole, che ne rappresentano i due aspetti principali: 

  • training” rimanda al concetto di allenamento, ed infatti è necessario una pratica costante ed una sorta di "allenamento" che consentano progressivamente, attraverso la ripetizione di semplici esercizi, una corretta acquisizione del metodo
  • autogeno” rimanda invece a qualcosa che si "genera da sé", andando a produrre quindi autonomamente alcune modificazioni a livello dell’unità mente corpo


Schultz afferma che “è possibile ottenere in opportune posture, con lo smorzamento della percezione di stimoli ambientali, con l’aiuto di stimolazioni monotone, un restringimento del campo della coscienza; possono allora comparire predominanza della vita riflessa, automatismi, trasformazioni del vissuto interiore” (Schultz, 1986).

Attraverso il training autogeno è quindi possibile promuovere delle modificazioni di funzioni involontarie, che possono coinvolgere il tono muscolare, la funzionalità vascolare, l’attività respiratoria e cardiaca, e così via, andando a ristabilire un equilibrio neurovegetativo e un equilibrio nell’unità mente-corpo
 

Il training autogenosi compone di una serie di esercizi che è possibile apprendere in modo progressivo e in un numero limitato di sedute. Una volta appresa la tecnica, gli esercizi possono essere poi applicati autonomamente dalla persona. L'applicazione degli esercizi richiede solo pochi minuti. Possono essere svolti sia in posizione distesa che seduta (in poltrona o su una sedia), per questo motivo si possono utilizzare ogni volta che se ne senta la necessità.
L'apprendimento del metodo richiede, almeno inizialmente, un allenamento da svolgere a casa per consolidare le sensazioni psicofisiche emerse durante la seduta con lo psicologo. Per svolgere l'allenamento in autonomia viene consegnato il materiale necessario (scheda per lo svolgimento dell'esercizio e scheda di registrazione delle sensazioni).

Ambiti di utilizzo e benefici del training autogeno

Il training autogeno può essere utilizzato in varie situazioni di disagio, in particolare ansia e stress. È indicato in psicosomatica per vari tipi di disturbi, tra i quali possiamo ricordare la cefalea vasomotoria, l’asma, la gastrite, la tachicardia. Aiuta a ridurre la tensione muscolare e la sensazione di dolore (per questo è indicato nelle patologie croniche dolorose)

I benefici che possono derivare dal training autogeno comprendono: rilassamento e autoinduzione di uno stato di calma, recupero di energie psicofisiche e conseguente miglioramento delle prestazioni, autoregolazione di funzioni corporee involontarie, miglioramento delle capacità mnestiche, miglioramento dell’autostima, dell’autodeterminazione e dell’autocontrollo, benessere psicofisico generale